Tutti gli autori antichi concordano nel rappresentare Catania come una colonia greca di nome Katane, fondata nelle immediate vicinanze delle città di Naxos, sotto la guida di un leader chiamato Euarchos.
La data esatta della fondazione della città non è nota, ma si pensa che possa risalire al 730 aC.
L'unico evento della sua storia che è stato trasmesso a noi è la legislazione di Caronda, ma anche di questo la data è del tutto incerta.
La storia di Catania ci dice che la città dovrebbe aver conservato la propria indipendenza fino al tempo di Ierone di Siracusa.
Nei tempi antichi di Catania è stato associato con la leggenda di Anfinomo e Anapias, che, in occasione di una grande eruzione dell'Etna, hanno abbandonato tutte le loro proprietà, si sono portati via gli anziani genitori sulle spalle e sono riusciti a scappare grazie al fatto che il flusso di lava scorreva ai loro lati, non toccandoli.
Nella prima guerra punica, Catania è stata una delle prime tra le città della Sicilia che si è arresa alla Repubblica Romana.
Cicerone cita ripetutamente la città come ricca e fiorente. Una delle più gravi eruzioni dell'Etna è avvenuta nel 121 aC, quando gran parte della città è stata travolta da torrenti di lava, con le ceneri che caddero in quantità tali da sfondare i tetti delle case.
La città di Catania fu governata dall'emirato islamico di Sicilia fino al 1072, quando è caduta ai Normanni di Ruggero I. Nel 1434 il re Alfonso V fondò qui il Siciliae Studium, la più antica università dell'isola.
Nel 1669 i dintorni della città hanno subito dei gravi danni materiali a causa di una nuova eruzione dell'Etna, con la città stessa che è stata in gran parte salvata dalle mura, che hanno deviato il maggior flusso di lava.
Nel 1861 la città entrò a far parte dell’Italia appena unificata. Ancora oggi si possono ammirare tanti monumenti di Catania che appartengono ad epoche antiche.